L’alba era solo una striscia di luce all’orizzonte, come due braccia che offrivano un piccolo abbraccio caldo.
“Al mattino, quando è molto presto, le ore hanno una qualità diversa, si dilatano, cariche di promesse” scrive Winterson.
E se poi c’è una nebbiolina da favola che tutto avvolge, il mondo si dilata ancor più, negli occhi come nella fantasia.
E’ sempre una scelta aver cura del nostro sguardo, decidere da che parte e con quale attenzione puntare gli occhi, avendo fede abbastanza da lasciare che poi la vita ci guidi.
E il meglio, ormai l’ho imparato, sta nelle piccole cose, nei piccoli segni, nei piccoli miracoli che ognuno di noi sa fare.
Il monaco vietnamita Thich Nhat Hanh ce lo ricorda così: “Le persone considerano un miracolo camminare sull’acqua o per aria. Ma credo che il vero miracolo non sia camminare sull’acqua o per aria, ma camminare sulla terra.
Ogni giorno siamo coinvolti in questo grande miracolo dell’esistenza che neppure riconosciamo: il cielo azzurro, nuvole bianche, foglie verdi, i colori tutt’attorno, gli occhi curiosi di un bambino, i nostri stessi occhi, il nostro respiro. Tutto è un miracolo.”
Questo paesaggio da favola mi aiuta, aiuta la mente ed il cuore a sognare di compiere anche oggi piccoli miracoli così che al tramonto possa consegnare un giorno consumato.
Dalla pagina fb di Giorgio Bonati