Nella difficile impresa di definire cosa sia una visione, l’enciclopedia Treccani, tra i tanti significati che offre ne elenca alcuni che trovo interessanti per la categoria che adiamo ad inaugurare oggi: la categoria Visioni appunto.
Per la Treccani la Visione è una apparizione, immagine o scena del tutto straordinaria, che si vede, o si crede di aver visto, in stato di estasi o di allucinazione, o in situazioni e per cause miracolose e soprannaturali, oppure anche in sogno:
disse quel che Talano veduto aveva dormendo non essere stato sogno ma visione (Boccaccio).
Oppure è un’opera letteraria o teatrale che ha per tema fondamentale una visione: la visione di Carlo Magno, con tradizione raccolta da Eginardo; la visione dantesca, la Divina Commedia;
Ahimè una fantasticheria priva di reale fondamento, utopia, progetto irrealizzabile (ma tante volte auspicabile)
E quella che a me affascina più di tutte, il modo di vedere, concetto o idea personale che si ha in merito a qualcosa.
Ho ragionato molto sul perché inaugurare questa categoria del blog, e tutti il mio pensare è sempre stato dirottato da uno (s)ragionamento che mi orienta a pensare che nulla come “alcune visione” nutrano l’essere umano più di qualsiasi cosa. Per questo, e come naturale aderenza alla mi storia personale, credo che questa categoria debba trovare ospitalità su questo blog.
Il compito di inaugurare questo nuovo inizio è affidato alle parole di Davide Rossi con il suo “Gli alieni”.
Buona lettura e buone visioni.