Organizzazione e Stress… Ti sarà certamente capitato alle volte di arrivare a un punto di stress tale da portarti a dire, finalmente, “basta!”. Quante di queste volte questo bisogno di cambiare radicalmente una situazione ha portato come primo passo a una riorganizzazione, a una sorta di pulizia di ciò che ti ha portata ad una situazione insostenibile? In realtà, ciclicamente sentiamo questo bisogno di liberarci, ripulirci, ritrovare il nostro centro, anche senza arrivare a situazioni estreme.
Che sia un percorso di guarigione, di cambiamento, o più semplicemente un nuovo assetto mentale, la riorganizzazione di uno spazio, o ancora più semplicemente un cambio armadio, o il comprare agenda e articoli di cartoleria tutti coordinati, sentiamo tutti la stessa sensazione di soddisfazione quando le cose sono—o stanno tornando ad essere—in ordine.
Spesso non percepiamo l’ordine come prioritario per evitare lo stress… Eppure quando c’è ordine stiamo bene. Come possiamo pensare di vivere disordinatamente, di lavorare in un ambiente disorganizzato e confusionario? Non significa che dobbiamo diventare maniaci dell’ordine, né tantomeno che dobbiamo creare ambienti asettici… Ma se ci fai caso, anche solo già pensare di riordinare uno spazio ti fa sentire meglio: ha una sorta di effetto rassicurante e di attenuazione dello stress.
Diversi studi hanno dimostrato che il disordine e la disorganizzazione spaziale sono la rappresentazione visiva della nostra mente: uno spazio visivamente saturo di stimoli ha effetti stressanti sul nostro cervello e non ci invoglia a pensare in maniera razionale e logica.
Questo sovreccesso visivo rende inoltre molto più difficile rimanere concentrati, ed è particolarmente frustrante ritrovarsi in questo ambiente quando ci troviamo già in situazioni di tensione. Identificare il tuo focus e completare i tuoi obiettivi sarà di conseguenza più difficile. È particolarmente pericoloso nei momenti decisivi, quando abbiamo dei progetti da portare a termine, quando ci manca proprio quel piccolo passo per arrivare alla meta.
Non dimentichiamoci poi che il nostro corpo non mente: è una macchina incredibilmente organizzata che ama l’ordine. Pensa ad esempio ai ritmi circadiani—il modo in cui i nostri comportamenti seguono una ciclicità quotidiana. Il nostro corpo sa meglio di noi cosa ci serve, e per rendere corpo e mente alleati nel nostro benessere psicofisico dobbiamo fornire loro l’ambiente migliore per lavorare per noi.
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La mia vita risulta essere più organizzata e la qualità di essa molto più genuina da quando lavoro con lui.
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