L’evoluzione umana ha portato a un’affermazione sempre più concreta dell’autonomia del singolo individuo. La tanto sognata libertà sembra essere il punto d’arrivo auspicabile per ognuno. Eppure l’individuo non vive da solo—per fortuna. Questo intricarsi di variabili, società e aspirazioni porta la nostra capacità di muoverci nello spazio a modificarsi, porta la nostra capacità di essere liberi in una situazione di incertezza.
Più ci evolviamo, più scegliere diventa un compito arduo. Certo, dipende. C’è chi per esperienza, carattere e attitudine è tendenzialmente più deciso, chi invece, quando si trova a un bivio, va in crisi. Per alcuni anche il menu del ristorante può essere motivo di difficoltà—io sono tra quelli.
Certamente la quantità di possibili scelte che ci viene offerta quotidianamente non ci aiuta nel nostro processo di scelta, ed è proprio per questo che è necessario capire quali strategie adottare per prendere decisioni senza poi pentirsene.
Prima ancora di entrare nel cuore della scelta è essenziale mettere a fuoco il contesto, e soprattutto, assicurarsi di essere centrati su noi stessi. Ciò significa che è giusto confrontarsi, chiedere aiuto, parlare, ma significa anche—e soprattutto—non scaricare sugli altri la nostra paura di prendere decisioni che spettano solo a noi.
Questa paura può avere diverse sfumatura, tutte legittime, tutte concrete: tutte superabili. Paura del giudizio, paura delle conseguenze, paura di sbagliare, paura di non essere all’altezza. Come aiutarti in questo processo?
1) Scrivi
Immagina tutti gli scenari possibili se prendessi ognuna delle decisioni del tuo ventaglio. Quali vantaggi vedi? Cosa sei disposta a perdere? Ne vale la pena? Come ti senti? Snocciola tutte le alternative che hai davanti, fatti più domande possibile, ma mettile a terra, non le lasciare per aria: risponditi con sincerità e consapevolezza. Questa pratica è necessaria per evitare l’autoinganno a cui naturalmente tendiamo: distorciamo la realtà a seconda delle nostre emozioni e questo non ci permette di percepirla in maniera obiettiva. Carta canta!
2) Non evitare
Procrastinare non è mai una soluzione. Dilata la tua percezione del tempo, ma non dilata il tempo stesso. Questo porta a uno sfasamento delle priorità e a un rimandare che non porta a nulla se non all’aumento di ansia e paura. Non vuol dire che scegliere sia sempre semplice, ma proprio perché spesso non lo è, aiutati dandoti dei tempi. Cosa devi fare per arrivare a prendere quella decisione? Che step intermedi ti possono aiutare a valutare? Cosa ostacola la tua decisione? Hai potere su questo ostacolo?
3) Chiedi aiuto
Chiedere aiuto non è segno di debolezza, lasciare che altri decidano per te può esserlo. Confrontati con le persone che stimi, con le persone che ti vogliono bene. Ascolta, valuta. Non lasciare mai che in questo tipo di confronto entrino dinamiche di giudizio e invidia: la scelta rimane tua e sei in grado di sostenerla.
4) Scegli
Una volta capito cosa serve, una volta che ti sei presa il tempo necessario, una volta che hai fatto un respiro profondo: vai!
Attenzione a non mandare all’aria tutto il lavoro che ti ha portato a quella scelta solo per assecondare le emozioni del momento, perché quelle emozioni, anche se dolorose, passeranno. Sono parte del processo di riaggiustamento, e non ti devono ingannare. Certo, ciò che scegliamo molte volte non è certo la scelta più comoda: ma ciò che è più comodo non è quasi mai ciò che è meglio per noi.
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