Nulla che non sia più irraggiungibile
Era il 1929 quando lo scrittore ungherese Frigyes Karinthi (Budapest, 25 giugno 1887 – Siófok, 29 agosto 1938) nel racconto “Láncszemek”(ed.italiana “Catene”) rifletteva sull’incessante progresso e accelerazione della comunicazione fisica e verbale e su come impattasse sulla percezione dello spazio. Esattamente quarant’anni prima della nascita